Il mio knock-out al cancro

Il mio knock-out al cancro
Nessuno può colpire duro come fa la vita. Perciò andando avanti, non è importante come colpisci. L'importante è come sai resistere ai colpi, come incassi, e se finisci al tappeto hai la forza di rialzarti! Così sei un vincente! Rocky

sabato 12 aprile 2014

Mi presento



Prima di scrivere le mia esperienza sulla malattia, mi presento. Mi chiamo Brigitte, sono tedesca e mi sono sposata con un italiano all'età di 17 anni. Questo naturalmente ha portato il mio primo cambiamento. 40 anni fa il sud italia era completamente diverso dal mio paese tedesco, che magari vedeva una donna già più emancipata. 40 anni fa, la donna non lavorava, non fumava, non usciva con le amiche. 40 anni fa, se facevi una passeggiata sola, la popolazione si allarmava. Questo cambiamento mi ha portato ad un momento di grave solitudine, per via anche della lingua italiana che non che capivo. Vi immaginereste ad una festa cinese, dove l'unico italiano siete voi? Il mio motto allora era "tutto va avanti quando hai la forza di volontà". Oggi ho 4 figli maggiorenni, lavoro da 30 anni come operaia e l'italiano lo conosco molto bene, anche se a scriverlo ancora non sono brava. (per questo ci penserà mia figlia a correggermi le bozze). Non voglio parlare più della mia vita. Ormai ho 58 anni e quel che è stato è stato. Voglio parlarvi della mia malattia e di come l'ho superata,con la speranza che possa essere utile a chi ahimè a chi ha a che fare con il cancro. Quel brutto male che si insidia dentro di te e ti fa mancare il fiato. Spero di non annoiarvi. Un bacio Brigitte.

12 commenti:

  1. è importante per chi come me è terrorizzato solo a sentirne parlare, ma sono con te, brava mi piace il tuo spirito combattivo e ti seguo!

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  2. Buongiorno Brigitte. Credo che questa tua idea di condividere lesperienza vissuta e vinta contro il cancro possa essere di aiuto a chi combatte contro il male del secolo. Questa cellula impazzita che non guarda in faccia il sesso, l'età, lo stato sociale, la bellezza. Se decide che vuole entrare nella tua vita lo fa senza chiedere il permesso. In bocca al lupo per questa tua nuova esperienza, ti seguo con tutto il cuore.

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    1. grazie di cuore mi sono liberata di un peso enorme

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  3. Ciao Brigitte, leggendo la tua storia mi sono ritrovata un po nelle tue parole, sentirsi soli per un cambiamento radicale di vita è brutto e spesso dagli altri non viene percepito come una cosa importante. Trovo ottima l'idea di condividere la tua esperienza con il cancro, oggi è la malattia ahime più diffusa e che ti capita addosso come un treno in corsa, noi la stiamo vivendo con mia zia e, come ben saprai, ogni giorno è una conquista!! Ti seguo volentieri :-)

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  4. cancro una parola che fa paura signora brigitte l'ammiro per la scelta presa di parlarne per dare forza e coraggio per tutti quelli che stanno facendo questo cammino...la seguo con piacere...in bocca al lupo.

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  5. Ho vissuto questa brutta esperienza sulla pelle di mio padre che ahimè non ce l'ha fatta, gliel'hanno diagnosticato a settembre 2011 e purtroppo all'età di soli 54 anni, l'anno scorso il 25 marzo 2013 non ce l'ha fatta, è stato tremendo vedere un uomo sempre pronto a lottare per qualsiasi cosa, debole ed indifeso, un uomo tutto d'un pezzo che la malattia ha consumato piano piano fino a portarlo alla morte... Mio padre nonostante sia stato sempre un uomo forte non l'ha mai accettata e si è lasciato andare più volte, apprezzo molto la decisione di raccontare la tua storia, tornerà sicuramente utile a chi nei momenti di conforto, pensa di non farcela.

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    1. tu sai che tuo padre non ti ha mai lasciato sta sempre vicino a te un abbraccio

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  6. ciao Brigitte! conoscendo la tua "bimba" mi complimento innanzitutto con te per la mamma che sei stata e per come è venuta su bene...anche lei una bella guerriera!
    Sono qui ad ascoltare e leggere ogni riga della tua malattia e di come hai reagito fino a sconfiggerla......ho mia cognata che sta lottando.....ed ha bisogno di segnali di speranza come il tuo.

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  7. Ciao Brigitte, come te sono straniera, e ho certa difficoltà di esprimere i miei sentimenti in italiano... ti ammiro per il bello racconto. Ho 60 anni, sonno venuta in Italia 4 anni fa con il mio compagno italiano. Ci siamo sposati in ottobre scorso e in gennaio ho scoperto la malattia. Ho solo mio marito qui... miei figli sono in Brasile. Alcune volte ho sentito tanto bisogno di una amica per sfogarmi... per dire delle mie paure che non posso dire al mio marito... lui già ha fatto tanto per me. La mastectomia è fatta...Dopo un mese mi sento meglio, senza dolore... il medico pensa ancora di fare lo svuotamento ascelare... lo so che dopo viene qualche chemio, radio o medicine che cambiano la nostra vitta.... alcune volta penso che non riuscirei più di avere il controllo della mia vitta... lotto per non entrare in depressione... non pensare... dove é l'interruttore per spegnere il pensiero?
    Tuoi racconti mi hanno aiutato... Grazie..

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